Naufrago

Me ‘ntruppa er Disicanto, botte e scrocchi!
lascio un relitto de risate amare,
libero na scialuppa da li blocchi
e m’allontano cose poco chiare.
Coll’ occhi chiusi navigo ner mare
er timone l’ impugno tra le dita.
Isso le vele der “Favoleggiare”
sull’arbero maestro de la vita.
Tengo la rotta, la realtà è svanita
a bordo porto solo Sogni a fiocchi
e matasse de Fantasia infinita;
tanti li giochi, tanti li balocchi.
Quanno ritorno a tera e riapro l’occhi
ho scritto solamente scarabocchi.

Commento di Claudio Porena
25 luglio 2012
Leone Antenone

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