Tiravòja

Sverto e gajardo, massiccio e possente.
Ha marciato tra tanti centurioni
sgobbato come un mulo resistente
s’è fatto solo a furia de schiaffoni.
Mario è un omo cicciato su dar gnente.
Un omo novo vede quell’instanti
che vive, ma sta già du’ passi avanti.

Speranza
Gaio Mario
18 maggio 2020
Leone Antenone detto Scartaccia

14 commenti su “Tiravòja”

  1. Speranza è un’ottima sintesi
    Forse il nome gliene ha data fin dalla nascita.
    L’ultima strofe vorrei sentirla declamata da te, quando la leggo non riesco a dare un giusto ritmo.

    Come sempre: Continua!

  2. Bella! Le due ultime strofe sembrano dissonanti, ma sospendono solo la lettura e il pensiero per dare forza a quest’uomo nuovo. Oltretutto è una speranza molto umana, che non toglie nulla, almeno per me, alla trascendenza che è contenuta nell’animo umano. Buona giornata!

  3. Un passo in dietro, due in avanti
    a cicciar con Mario saremo sempre tanti..
    Evviva il poeta, evviva la Poesia!!!
    Un abbraccio da Max Fisio, detto scrocchiazeppi;))

  4. DAJE GAIO!

    La speranza lunga ha la vita,
    e je piace sartacce dentro,
    come a ‘na fonte pulita.
    E inonda’ dde gioia pure la salita,
    e gioca’ coll’amici suje a spruzzi, tuffi
    e sorisi condivisi.
    ANNE

    Grazie Leone!
    Ce piace!

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