“Stringe la mano, baci taglienti come forbici. Labbra affilate uniscono e separano destini.” 06 marzo 2015 Leone Antenone detto Scartaccia
Lungo lo schema d’un cruciverba
Tra linee verticali e orizzontali parole sparse trovano posto. Caselle nere separano pensieri e spazi bianchi liberano immaginazioni; e s’incrociano destini con definizioni. 26 febbraio 2015 Leone Antenone
Voci
Negli occhi molli tristezza e stupore voglia di vita, scoperta e passione; braccia intrecciate tra gioia e dolore. Rimbomba il perdono nell’occasione e nel silenzio riposa il rumore; asciuga il rimpianto la commozione. 25 febbraio 2015 Leone Antenone
Canto XII – L’INFINITO
Sempre caro mi fu quest’ermo colle, E questa siepe, che da tanta parte Dell’ultimo orizzonte il guardo esclude. Ma sedendo e mirando, interminati Spazi di là da quella, e sovrumani Silenzi, e profondissima quiete Io nel pensier mi fingo; ove per poco Il cor non si spaura. E come il vento Odo stormir tra queste … Continua a leggere Canto XII – L’INFINITO
L’antiquario
Acciacchi e storie, porvere e anticaje… ‘Gnigiorno a trafficà co “vecchie glorie” stà sempre in mezzo a tante cianfrusaje. O patacche, o medaje su un diario un calamaro che, daje e ridaje, t’ariscrive l’istesso ricettario. Incontracce: che svario eccezzionale! Ahó, ma che davero l’antiquario! Ma nun eri geriatra all’ospedale!? 08 febbraio 2015 scarpore
Il sacro fuoco Fiù Fiù
La tribù degli Scipè è una tribù assai abile nella nobile arte del fuoco, sa accenderlo nelle condizioni più impossibili e sa controllare l’altezza della sua fiamma. Appresero questa abilità in un freddo inverno grazie al carattere vivace e irriverente dell’aspirante sciamano Soffia di Sera. Si racconta che il giovane aveva una voce molto calda … Continua a leggere Il sacro fuoco Fiù Fiù
La rena
Ammucchio fantasie co na paletta setaccio disincanti e dispiaceri riempio un secchiello de lacrime e rabbia. Tiro fòri un castello d’illusioni scavo un fossato, ce svòto pensieri, e metto un ponte tra sogni e realtà. 14 gennaio 2015 Leone Antenone detto Scartaccia
L’arena
Ammucchio fantasie co na paletta setaccio disincanti e dispiaceri riempio un secchiello de lacrime e rabbia. Tiro fòri un castello d’illusioni scavo un fossato, ce svòto pensieri, e metto un ponte tra sogni e realtà. S’ arresta la corsa di cavalloni. La spuma dell’onne tutto confonne sprofonna la sabbia dentro l’abisso. E quanno rivado sur … Continua a leggere L’arena
Pojete d’u nfrajurne
Songhe u pojete che affrunde nd’u tram. Songhe u pojete che affrunde nd’u tran tran d’a vite fruste. Songhe u pojete d’u nfrajurne songhe nu pojete appare a ttande e peje de tande. Vincenzo Luciani (da La cruedda) POETA DEI GIORNI FERIALI – Sono un poeta che incontri nel tram. / Sono un poeta che … Continua a leggere Pojete d’u nfrajurne
U ride e u chiagne
Hamma parlate de murte. E hamma rise. Tante. Tante hamma rise che sonne asciute i làcreme. Vincenzo Luciani (da La cruedda) RIDERE E PIANGERE – Abbiamo parlato di morti. / E abbiamo riso / tanto. Tanto / abbiamo riso / che sono / spuntate / le lacrime.