Gli spari sopra la solitudine

Sul pavimento il corpo seducente,
le lacrime al vento, gli occhi sconvolti,
le gambe abbracciate, i capelli sciolti,
la testa bassa cerca un salvagente.
La bocca sputa parole violente,
la voce alta, i pensieri stravolti,
le mani, i desideri capovolti.
vite vissute, vite turbolente.
Troppo il calore, troppa la pressione
colpi di cielo, l’eco di pistole
pioggia battente e scosse di tensione.
Viviamo immersi tra i raggi di sole
la pelle brilla sotto la passione
e l’amore trasforma le parole.
L’uomo si compie dietro ad un copione
il vero si con fonde alla finzione.

17 maggio 2014
dedicata ai miei bisnonni
Leone Antenone

4 commenti su “Gli spari sopra la solitudine”

  1. Bella e musicale.
    L’ho letta, mi è piaciuta.
    L’ho riletta ad alta voce, mi è piaciuta persino di più.

  2. Molto belle
    parole come colori che dipingono un quadro.
    Bravo!!! Hai dipinto la solitudine odierna che ognuno di noi ha vissuto almeno una volta

  3. Sei un vulcano in continua attività. Ti ammiro molto, e questa tua poesia mi piace moltissimo per l’effetto evocativo che realizza, in un confronto generazionale in cui i perdenti siamo noi…pardon…voi, ultimi rami al vento di un’accelerazione che comporta i quadri da te dipinti con la maestria della parola poetica ben usata. Auguri con un “semper ad meliora”.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *