La Promessa

La notte è in bianco e il giorno è più vicino
caffè nero che sveglia pure un sasso.
Sopra la testa le nuvole a spasso
raggi di sole luce del mattino.

Piedi per terra ritmo del cammino
percussioni che vengono dal basso.
Profumo d’erba fresca cede il passo
lungo la piazza con il sanpietrino.

Secoli in vita con mille faccende
cumoli d’archi, fori e palazzine
vicoli stretti tra storia e leggende.

Roma bucata diventa cornice
d’una Promessa che ignora la fine.
Un emozione che rende felice.

16 giugno 2015
Leone Antenone

Un commento su “La Promessa”

  1. La poesia è mero esercizio di estetica che altrimenti non serve quando si vive liberi. La poesia necessita agli animi più sensibili, specialmente quando si sentono ingabbiati, prigionieri di sbarre costruite da altri individui e questo, è il dolore più grande.

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