Orizzonte

Sotto l’ombrella me schiatto de callo
mentre che insabbio castelli pell’aria
m’arzo e  m’allungo poi verso la riva.
Cerco Perdoni tra granchi e conchije,
trovo Ricordi tra er sole e la schiuma
e prima o poi intruppo co la Secca.
Un tuffo nell’acqua annacqua Memorie
prenno la tintarella a morto a galla
senza più pesi galleggio leggero.
Pennico lieto su gli anni trascorsi
e messo ammollo grattachecco in sogno
la biondina che non ho mai baciato.

27 marzo 2024
Leone Antenone detto Scartaccia
dedicata alla lettura di
“«I’vo pensando, et nel penser m’assale».
Piccolo elogio del lutto di sé stessi:
sopravvivere con Petrarca.”
di Luciano Curreri

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *