Piramide

Botte de clacson, traffico feroce,
la prescia fila, spigne e fa capriole.
Er viaggio se fa sempre più veloce
in compagnia de le persone sole.
L’attesa passa e spreca le parole,
trova er silenzio in giorni spensierati
tra marmi bianchi acceccati dar sole;
zolla de pace senza più peccati:
Prato all’ingrese, fiori colorati
lapidi antiche, in mezzo quarche croce,
sassolini e poeti addormentati.
Rivivono le storie sottovoce.
Destini consumati, morte atroce
e precoce è l’estate tra le viole.

01 luglio 2014
Leone Antenone detto Scartaccia

2 commenti su “Piramide”

  1. Intenso, vivo ed emblematico esempio di semplici giornate da vivere semplicemente nella quotidianità. L’endecasillabo a rima alternata impreziosisce tutto il componimento. I più vivi rallegramenti.

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