E lo stadio che ammaina la bandiera è quarcosa de più stupefacente è quello che s’è visto l’artra sera, come fasse ‘na canna,francamente! Tatuato fra tanta-sola gente sbavava a la maniera de ‘n preistorico: “IO posso fà de tutto… e voi un ber gnente!!” Cor quer branco : ner modo categorico! È già finito quer … Continua a leggere Lo Stato ner pallone
Autore: Scartaccia
A MAGGIO N’AMICO S’È SPOSATO
A maggio n’amico s’è sposato Come se diceva… S’è accasato. Ero assai contento de annà a sto sposalizio Sta storia d’amore l’ho vista dall’inizio. C’erano amici che non vedevo da diecianni Tutti si…invecchiati ma sempre pronti a fa danni. C’era gente dalla mia vita ormai scomparsa, Ma la felicità de rivedelli non è mai stata … Continua a leggere A MAGGIO N’AMICO S’È SPOSATO
La Chiamata (palloncino a 2 rime)
Er primo squillo fu da regazzetto: porta a porta pe la benedizione, tant’ore in piedi a fa da chiricchetto… Nantro segnale fu la vocazione! Fatto prete co la consacrazione, diventa cardinale e viene eletto. Casa, chiesa, lavoro e devozione… troppi impicci pe Papa Benedetto! Passati l’anni lo tarlò er sospetto… gira che t’ arigira j’ha disdetto! … Continua a leggere La Chiamata (palloncino a 2 rime)
La chiamata (sonetto)
E fu così che er cardinal Peppetto aricevette la telefonata che je cambiò la vita ciorcinata e ’r nome de Peppetto in Benedetto. «Pronto? A Peppé, che mica stavi a letto?» «Da poco, sì: ho sonato ’na sonata de Haydi ar pianoforte e m’è pijata la solita cecagna da vecchietto!». «Ah no, gnente, è che … Continua a leggere La chiamata (sonetto)
La Chiamata “(Para) Culcenter”
Telefonorno a Papa Benedetto. «Pronto Peppì, Peppìno, abbi pazzienza: l’idea che ciabbruciava dentr’ar petto è fatte santità, cara eminenza». «Boh nu’ lo so». Ce penza, ciaripenza, sbadija eppoi je scappa ‘na risata. Dice: «Nun se pò fà er papato senza… er Papa?» «Mmme sa tanto de cazzata» Gira che t’ariggira: la fumata! E ‘r Papa ecchelo là … Continua a leggere La Chiamata “(Para) Culcenter”
Su Trilussa in piazza di Stefano Ambrosi (Zac)
Di che cosa parla questa poesia sotto il velo della semplicità? Parla di un busto, il busto di Trilussa, un busto monolitico che contrasta in tutta la sua durata con l’effimera movida che «s’aggita se increspa come un’onna»: è la poesia che sta a monumento/monimento di noi “baraondari” (non a caso Zac rima baraonna con … Continua a leggere Su Trilussa in piazza di Stefano Ambrosi (Zac)
Giro d’Italia
Sono molto trieste, mio malgrado: mi ritrovo tra l’udine e il martello… Domenica, finita la messina, mi son messo diritto in un rovigo di spine, un rovereto, e ho camminato tutta la mattinata sopra i sassari ed ho i cagliari sotto i piediripa, che emanano un arezzo di capranica e gorgonzola, e serve un piediluco. … Continua a leggere Giro d’Italia
Nasoni di Roma: vernissage
Mentre Luca, il gestore ed il creatoredel bed&breakfast, è ancora che lavoraad allestirlo un paio d’ore primadel vernissage, Leone ed io arriviamoe chiediamo di fare i ficcanasinei “Nasoni di Roma”, coi barattolidi pomodori, a mo’ di colosseo,coi quadri dei nasoni (forse troppi),coi Granelli di Roma e il Pallonaro(i libri del poeta e amico Leo),con l’occhio … Continua a leggere Nasoni di Roma: vernissage
Frottola
«La frottola è un genere di “poesia-spettacolo” fatto per l’esecuzione orale, che oscilla fra la dimensione ludica e quella sentenziosa e moraleggiante» (Pietro Beltrami, Gli strumenti della poesia, Bologna, il Mulino, 1996, pp. 145-46); la sua peculiarità è il discorso divagante compensato dall’insistito martellamento delle rime (sovente tronche e al mezzo) tra versi prevalentemente brevi, … Continua a leggere Frottola
Stornello
Lo stornello classico (anche detto ritornello), intendendo con questa tipologia un componimento di soli tre versi: il primo quinario e gli altri due endecasillabi, dove il quinario è in rima col terzo verso, ed il secondo è rispetto agli altri due in consonanza e semiassonanza (uguali solo tutte le consonanti rimiche e la vocale finale), … Continua a leggere Stornello