
20 giugno 2025
Caro Orlando,
finisce la carriera da bebè: immaginavo un “addio” allo Olimpico affollato, come per Totti, ma siamo più sobri e ti abbiamo celebrato tra applausi, sorrisi e due pupazzetti che non guastano mai la gioia di un bambino.
Chi mi conosce sa che lanciarmi in metafore calcistiche è tattica ardua visto che la regola del fuorigioco l’ho imparata a trent’anni suonati, ma usarla mi permette di richiamare un clima epico: perché la tua avventura con il pannolino è stata davvero epica.
Lo hai tolto con facilità nonostante l’arrivo di Anita che comporta una difficoltà per chi diventa fratello maggiore: il riduttore da sellare, la perdita dell’esclusiva con la mamma, gli occhi a cuore di papà che si fanno strabici per te e la piccola Venere, insomma tante insidie degne d’un poema cavalleresco.
Due giorni con le mutande e già le tue gesta da bebè sono leggenda, ma ricorda che non si finisce mai di farsela sotto!
Sono fiero di te.
Sei diventato un piccolo uomo.
Ti voglio bene
Babbo Leone